Introduzione:
Settembre e ottobre segnano l’inizio dei nidi e delle scuole dell’infanzia, un momento che potrebbe destare preoccupazioni nei genitori, specialmente se i loro piccoli non hanno mai frequentato questi ambienti o hanno vissuto una lunga pausa estiva.
Gestire l’Ansia da Separazione:
Uno dei temi più comuni che affrontiamo in questo periodo è l’ansia da separazione, che può manifestarsi con picchi di inquietudine al momento dei saluti e prima dell’ora di nanna. Dopo un’estate passata insieme, è comprensibile che all’inizio dell’anno si verifichino questi momenti di ansia. Il modo migliore per affrontarli è mostrare empatia nei confronti dei vostri bambini, garantendo al tempo stesso loro sicurezza e serenità. Sia che siate alle prese con un inserimento rapido (detto anche “inserimento svedese,” caratterizzato da 3 giorni di supporto iniziale) o un inserimento graduale, la vostra tranquillità durante il processo è fondamentale.
Evitate di agire in modo eccessivamente ansioso quando il vostro bambino piange o si agita al momento della separazione. Non salutatelo con un addio struggente stringendolo e guardandolo con compassione, non trasmettetegli insicurezza riguardo al luogo in cui lo state lasciando. Al contrario, cercate di essere empatici. Ditegli che capite quanto sia triste e che anche voi provate la stessa tristezza. Ma sottolineate che il nido o la scuola è un luogo sicuro, scelto appositamente per farlo stare bene, e che presto sarete lì a riprenderlo. Questa rassicurazione è fondamentale per affrontare l’ansia da separazione.
Creare Routine e Pianificazione:
Un altro aspetto importante è la creazione di una routine mattutina semplice e rassicurante. La frenesia della preparazione “pre-uscita di casa” non è funzionale, quindi cercate di svegliarvi con almeno 15 minuti di anticipo. Preparare la colazione in anticipo la sera prima può aiutare a guadagnare tempo. Invece di dire “domani vai al nido,” parlate con il vostro bambino del momento presente, dicendo “andiamo insieme al nido, dove giocherai con tanti bambini.”
Durante il percorso, raccontate cosa sta per accadere come se fosse una storia. Sapere cosa succederà passo dopo passo può per aiutare il bambino a tranquillizzarsi. “Entriamo nel nido, mettiamo via il passeggino, salutiamo la bidella con un affettuoso ‘ciao’, poi ci dirigiamo verso gli armadietti. Togliamo le scarpine, le mettiamo via, e ci scambiamo un abbraccio e un grande bacio. A questo punto arriva l’educatrice Federica, e tu vai con lei. Quando sei con lei, gusti una deliziosa merenda, giochi con i tuoi nuovi amici, e successivamente mangi la pappa. Dopo aver terminato la pappa, ti prepari per la nanna, e quando ti svegli, sarò io ad aspettarti!” Raccontategli ripetutamente cosa succederà prima, durante e dopo il nido per alleviare l’ansia da separazione.
Gestione degli Orari e dei Sonnellini:
Nidi e scuole dell’infanzia seguono orari, pasti e sonnellini che potrebbero non essere perfettamente adatti alle abitudini dei vostri bambini. La chiave è l’adattamento. Potrebbe richiedere un po’ di tempo, ma i bambini si abitueranno gradualmente a questi orari durante la settimana. Durante il fine settimana, potrete tornare agli orari che meglio si adattano alle loro esigenze.
Sappiate che, nella maggior parte dei casi, non potrete influenzare gli orari specifici dei vostri bambini, quindi chiedete quando si svegliano al mattino e pianificate le loro finestre di veglia di conseguenza. Nella maggior parte dei nidi, non è possibile imporre orari specifici per i bambini, quindi dovremo adattarci a quelli proposti dalla struttura. Solitamente, si prevede un pisolino di circa 30 minuti tra le 10:00 e le 10:30 e un pisolino più lungo verso l’1:00. Quando tutti i bambini passeranno a fare un solo pisolino, quest’ultimo sarà previsto verso l’1:00.
A partire dai 13 mesi, l’asilo proporrà solo 1 pisolino per i bambini, anche se alcuni di loro potrebbero ancora aver bisogno di due pisolini. Pertanto, a fine giornata, potrebbero essere molto stanchi già alle 7 di sera. Questo è normale, poiché devono adattarsi a nuovi ritmi, rumori e emozioni. In questi casi, è consigliabile metterli a nanna il prima possibile. Chiedete sempre alle educatrici l’ora in cui si sono svegliati e calcolate la loro finestra di veglia. Nei primi mesi del nido, potrebbe essere necessario farli andare a letto presto, intorno alle 6:30 o alle 7, per prevenire una regressione del sonno. Durante il weekend osservate il bimbo e se dovesse ancora aver bisogno di 2 pisolini assecondatelo!
Non esitate a chiedere alle educatrici di accorciare il pisolino se diventa troppo lungo (dopo i 18 mesi, non superate mai 1 ora e 30 minuti) o di mettere a letto il vostro piccolo prima degli altri o per ultimo in modo da cercare di allinearsi con gli orari che ha a casa.
Evitare il Terzo Pisolino e Considerare le Eccezioni:
Dopo il settimo mese, non è necessario un terzo pisolino. Fate fare un piccolo sonnellino al vostro bambino solo se non ha chiuso occhio al nido, o a meno che non sia strettamente necessario per assecondare una messa a nanna tardi per motivi di lavoro dei genitori.
Il giovedì e il venerdì, i bambini potrebbero tornare a casa molto stanchi, avendo accumulato fatica durante tutta la settimana. Pertanto, è consigliabile evitare di pianificare uscite serali in questi giorni. La domenica è un’ottima scelta se desiderate cenare fuori.
Modalità di Addormentamento:
Tenete presente che l’addormentamento al nido non sarà completamente autonomo, poiché entra in gioco l’imitazione tra pari. Anche se il luogo non è buio e silenzioso, è comunque adatto. Le prime settimane potrebbero essere un po’ complicate, ma con il tempo i bambini impareranno a dormire in questo ambiente. Potete portare un oggetto di transizione, come un peluche, ma assicuratevi che sia sicuro per il sonno del vostro bambino.
Se non avete ancora un oggetto di transizione, a partire dai 13 mesi si può introdurne uno, ma fate attenzione a scegliere un oggetto che non presenti rischi di SIDS e che non possa causare risvegli. Può essere un peluche e non un doudou. È meglio averne due, uno per la casa e uno per il nido. Possono essere simili, ma non è necessario che siano esattamente identici. L’oggetto di transizione non deve essere troppo piccolo. Tuttavia, se i vostri bambini non lo richiedono, non è necessario fornirlo, non c’è alcuna necessità.
Affrontare la Stanchezza Serale:
In classe, i vostri bambini sperimenteranno nuove emozioni e attività e condivideranno spazi spesso molto rumorosi con altri bambini. È estremamente probabile i vostri bambini tornino a casa molto stanchi. Non abbiate paura di anticipare l’ora della nanna di 30-45 minuti rispetto all’orario solito.
Il nido può causare stanchezza a livello sensoriale, cognitivo ed emotivo. Ogni vostro piccolino ha qualche punto debole legato al sonno, e quando ci sono emozioni intense, il sonno ne risente in modi diversi. Alcuni potrebbero faticare ad addormentarsi, altri potrebbero addormentarsi facilmente ma avere molti risvegli durante la notte, mentre altri potrebbero svegliarsi presto al mattino.
Se siete a conoscenza di queste dinamiche, sappiate che l’inizio del nido potrebbe causare difficoltà nell’addormentamento. È tutto normale! Quindi se al momento della nanna si verificano 5 minuti di urla per rilasciare lo stress della giornata, prima di intervenire, aspettate un po’ e il giorno dopo anticipate l’ora della nanna. Non interpretate questo sfogo con le vostre paure; è semplicemente stanchezza. Andrà meglio, si adatterà pian piano nel nido, e tutto si sistemerà.
In sintesi, l’inserimento al nido o alla scuola dell’infanzia richiede tempo e adattamento. Con pazienza, comprensione e una solida routine, il vostro bambino si abituerà gradualmente a questa nuova fase e il sonno tornerà a essere sereno e ristoratore. #ChildSleep #PreschoolTransition #AttentiveParents
Le Vostre Consulenti del Sonno NAP,
Cri & Meri