Ci sono bimbi che si addormentano appena li metti nel passeggino.
E poi… ci sono tutti gli altri. 😅
Se anche tu sei tra quelle mamme che pensavano “dormirà durante la passeggiata, così mi rilasso un attimo”… e poi si sono ritrovate a camminare sotto il sole con un bambino urlante e zero tracce di pisolino… sappi che non sei sola.
Anche per noi non è stato tutto rose e fiori.
Con Matilde, la mia primogenita, la questione “passeggino = nanna” è stata tutt’altro che naturale.
Niente riposini beati sul lungolago, niente sonnellini zen nel centro commerciale.
Ogni uscita era una scommessa. E spesso, finiva male.
Lei era stanca. Io anche. E il passeggino? Un campo di battaglia.
Ma col tempo ho capito alcune cose importanti — e le condivido con te qui sotto.
Perché alcuni bambini non dormono in passeggino?
💡Spesso dipende dal temperamento.
Ci sono bimbi più sensibili agli stimoli esterni: rumori, luce, movimento, volti sconosciuti… tutto è “troppo”.
E mentre altri si lasciano cullare dalla passeggiata, loro restano in allerta. Dormire? Missione impossibile.
👉 Ma non è una condanna.
Con un po’ di pazienza, qualche accorgimento e il tempo giusto… si può migliorare.
9 consigli per abituare il tuo bambino a dormire in passeggino
1. Inizia con il marsupio
Per noi è stata la salvezza. Matilde si addormentava solo lì: contatto, movimento, contenimento.
Perfetto per introdurla ai pisolini fuori casa, senza il trauma del passeggino freddo e sconosciuto.
2. Fate amicizia con il passeggino… da svegli
Quando è sveglio ma sereno, lascialo nel passeggino per qualche minuto. Anche in casa.
Serve a creare familiarità, senza associare subito quel posto al sonno (che può essere vissuto come una separazione).
3. Inizia dalla nanna del mattino
La prima del giorno è quella più facile da “spostare” all’esterno, perché il bambino è più riposato e meno suscettibile.
4. Osserva il suo ritmo
Se si addormenta verso le 10:00, non uscire alle 9:00.
Troppo anticipo = troppo tempo seduto = nervosismo.
Parti 10–15 minuti prima, così il sonno arriva nel momento giusto.
5. Riduci gli stimoli
Abbassa la cappottina (ma mai coprire il passeggino con un telo!), usa solo teli traspiranti apposta per lasciare circolare l’aria.
Il surriscaldamento è pericoloso, soprattutto d’estate.
6. Evita le ore più calde
Tra le 11:00 e le 17:00 in estate, meglio evitare. Il caldo intenso rende i bambini più irrequieti e disidratati.
Esci la mattina presto o nel tardo pomeriggio.
7. Usa un oggetto di transizione
Una copertina, un pupazzetto, qualcosa che “profumi di casa” e li rassicuri.
Aiuta a ricreare un piccolo rituale, anche fuori.
8. Rumore bianco on the go
Molti bambini si rilassano con suoni costanti. Esistono piccoli dispositivi portatili da agganciare al passeggino.
Provare per credere!
9. Il consiglio che vale sempre: uscite comunque
Anche se non dorme. Anche se piange.
Stare sempre chiusi in casa per paura che non dorma non aiuta nessuno. Uscire è un’abitudine che si costruisce.
Un giorno non funzionerà. Quello dopo forse sì.
Ok, ma se non ci riesco?
Lo ripeto con il cuore: non è colpa tua.
E nemmeno del tuo bambino.
Ogni famiglia ha il proprio percorso. Se ti senti bloccata, confusa, frustrata… non devi affrontare tutto da sola.
🎯 Se i pisolini fuori casa sono un incubo o se vuoi semplicemente trovare il modo più adatto al tuo bambino per rilassarsi e dormire…
ci possiamo sentire per una mini consulenza.
Insieme analizziamo la situazione e troviamo strategie concrete per rendere il sonno (fuori e dentro casa) un po’ più semplice.
Chi sono
Mi chiamo Cristina Passalenti, sono mamma di due bambine e consulente del sonno certificata.
Con il mio progetto Nanna A Porter, aiuto famiglie stanche a ritrovare equilibrio, fiducia e riposo.
Lavoro con un approccio personalizzato, dolce e concreto, che tiene conto del bambino… ma anche di voi genitori.
Perché il sonno non è solo una questione di orari, ma di benessere.
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Ti ascolto, ti spiego come lavoro… e insieme troviamo la strada giusta per voi.